Gli accessori personali da tenere nel borsone della palestra che non possono mancare, ma che dobbiamo sapere quando usarli e quando no.

 

Il mondo degli accessori ha contagiato anche le palestre, questo è evidente. Outfit stravaganti, borracce giganti da 5 litri e tanto altro continuano ad appesantirci il borsone ma, alla fine, non ci sono poi così tanto di aiuto.

Esistono però accessori che possono essere fondamentali e che non dovrebbero mai mancare durante le nostre routine, in questo articolo vedremo quali sono, quando possono servirci e, soprattutto, quando non ci servono.

 

Iniziamo la fantastica presentazione dal prodotto adorato dagli amanti della ghisa e dei macro carichi, le polsiere.

Non si sa è più moda o più funzionalità, ma le fasce per i polsi sono sempre con noi durante ogni singolo allenamento. In realtà le così dette polsiere hanno funzioni (ebbe si, ne hanno diverse) ben precise e fondamentali che spesso vengono sottovalutate.

Prima di vedere le loro funzioni è bene capire quali tipi di face possiamo trovare in commercio e quali possono fare al caso nostro.

Le più classiche, viste e riviste durante gli scambi più accesi nel campo centrale di Wimbledon sono quelle realizzate in cotone. La loro funzione principale è quella di assorbire il sudore garantendo una buona mobilità dell’articolazione. 

Il loro campo di applicazione migliore lo troviamo, per primo, nel tennis, ma potrebbero tornarci molto utili anche in palestra durante sessioni di cardio o nel bel mezzo di un corso aerobico.

Sappiamo benissimo però che le polsiere che ci interessano sono ben diverse da quelle appena presentate.

Vogliamo un supporto che comprima bene e che offra una ottima stabilità dell’articolazione, perciò vediamo adesso il secondo tipo.

Generalmente in neoprene, robuste, elastiche e con una bella chiusura in velcro. Questa è la loro descrizione. 

Le polsiere ci sono d’aiuto durante esercizi con carichi di lavoro superiori almeno al 70% e che, logicamente, interessano l’articolazione del polso (durante un set di leg press possiamo toglierle).

Panca piana, military, curl con il bilanciere sono solo un esempio degli esercizi durante i quali possiamo utilizzare questo genere di fasce.

 

Risaliamo lo scheletro e arriviamo all’articolazione successiva, il gomito.

Si vedono meno di frequente, spesso le troviamo nei video americani con i colossi del Mr. Olympia, ma nonostante tutto ci sono. Sono gomitiere sempre elastiche, di dimensioni differenti a seconda della circonferenza braccio-avambraccio e dovrebbero aiutarci a migliorare la stabilità articolare durante il range di movimento. 

E’ però necessario analizzare un contro di questo ausilio, ovvero la possibile perdita di contatto con il carico reale. Utilizzare le gomitiere ci permette di aumentare il carico, ma allo stesso tempo ci espone al rischio di sovraccarico della struttura, sia muscolare che scheletrica. Usate con criterio e in funzione preventiva sono utili; usate senza cognizione per aumentare a tutti i costi i carichi di lavoro diventano particolarmente inutili.

Qui diventa importante aprire una premessa necessaria. Tutti gli accessori che vengono venduti hanno una funzione di base preventiva, NON distruttiva. Utilizzare ginocchiere a fascia per cercare di “squattare” 200 kg a tutti i costi magari ti serve nell’immediato, ma purtroppo nel lungo le conseguenze si faranno sentire.

 

Chiusa questa breve parentesi passiamo all’accessorio più in voga da sempre in palestra. Negli ultimi anni l’abbiamo vista in molti materiali, forme, colori diversi: la cintura da sollevamento pesi.

Alcuni la scambiano con la cintura in pelle di vitello e la indossano da quando escono dallo spogliatoio a quando si preparano a fare la doccia. La cintura da sollevamento pesi non è un accessorio da dover sfoggiare a tutti i costi e, soprattutto, va utilizzata quando è momento giusto. Utilizzarla durante un ipotetico 3×12 di squat o di stacchi con il 60 % di 1RM è particolarmente inutile e, talvolta, dannoso.

Possiamo quindi dire che la cintura ha senso di essere utilizzata con carichi sicuramente più importanti (>80 1RM). è bene ricordare che la cintura non è lo strumento magico che ci impedisce di incappare in infortuni (è un pezzo di cuoio/neoprene avvolto in vita) e che indossata “perchè ho mal di schiena” è una pessima risposta.

 

Procediamo a pieno ritmo per arrivare alle ginocchia, un altro accessorio che fa molta tendenza, che piace moltissimo e da un non so che di importanza: le ginocchiere. 

Possiamo trovarle di due tipi, le prime a forma di gambale chiuso, le seconde a fasce lunghissime che saranno poi da avvolgere e stringere a dovere intorno all’articolazione.

Anche qua vale il discorso che abbiamo già fatto, in ottica preventiva possono essere utili, senza però arrivare all’abuso ossessivo.

 

Conclusioni.

Gli accessori che abbiamo appena visto possono esserci di aiuto in diverse situazioni, resta però fondamentale la valutazione soggettiva. Se non esiste una necessità reale perché usarle a tutti i costi?!?

Se quindi fai parte dei “dipendenti” da cinture e fasce valuta bene i rischi e i benefici ad essi connessi, ci sono metodi ben meno invasivi e molto più allenanti per evitare di abusare di questi accessori da palestra.

 


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