TRX: un attrezzo da “mille ed un esercizio”.

É da diversi anni che si aggira per le palestre di tutto il mondo, spesso lo ritroviamo nei posti più assurdi ed improbabili, in molti lo conoscono, in pochi lo sanno utilizzare e sfruttare al meglio delle sue possibilità. Si chiama TRX. Un attrezzo molto semplice, comodo da trasportare, versatile e poco ingombrante. Fino ad ora nulla di sconvolgente, ma proviamo ad entrare nel dettaglio e proviamo a capire come può tornarci utile durante i nostri work out o durante le ferie in montagna.

Cosa rende il TRX un attrezzo così tanto versatile?

Il TRX non fa altro che sfruttare due fattori principali: il primo è quasi scontato (e a volte dimenticato), si tratta del nostro peso corporeo. Penserete: che scoperta, ho iniziato a fare i piegamenti sulle braccia all’età di sei anni!! Esatto, è tanto semplice quanto banale (forse). L’ altro fattore sul quale fa leva è la forza di gravità. Se fosse così semplice sarebbe bastato continuare a fare i nostri piegamenti e le vecchie trazioni alla sbarra per colmare il vuoto antecedente l’invenzione del TRX. In realtà l’allenamento in sospensione sfrutta un terzo fattore: la posizione del nostro corpo nello spazio. Ciò vuol dire che cambiando l’angolo del corpo rispetto al fulcro si varia l’intensità e il reclutamento muscolare. Questo è un dettaglio di estrema importanza perché ci permette di adattare il lavoro in base alla propria condizione fisica, alla propria capacità motoria, alla propria età ecc…

Ma il TRX non è solo questo.

Cos’altro ha da “regalarci” ancora questa invenzione fenomenale? Sicuramente il fatto di dover confrontarci con la nostra stabilità e con il nostro equilibrio, le due impugnature, l’ una indipendente dall’altra, contribuiscono ad un reclutamento neuromuscolare maggiore e più efficace dal un punto di vista coordinativo. L’attivazione del CORE deve essere immediata e mantenuta costante nel tempo totale di esecuzione. Ho introdotto l’argomento evidenziando la celebrità del TRX, sottolineando però, che non sono in molti a saperlo utilizzare BENE. Perché questa sottolineatura dalla vena un po’ polemica? Perché deve essere così difficile da utilizzare? Il TRX rientra nella grande famiglia degli attrezzi funzionali e come tale deve garantire un movimento multiarticolare. L’atto di trazione, distensione, flessione non è più circoscritto in una determinata zona ma è esteso a tutto il corpo, contemporaneamente. Perciò è essenziale una fase iniziale di avvicinamento a questo attrezzo che, ahimè, è spesso trascurata o addirittura saltata. Le conseguenze? Lascio alla vostra immaginazione pensare di eseguire un movimento per metà scomposto.

La collocazione ideale del TRX?

Ho avuto il piacere di provare questo attrezzo in moltissime circostanze. Allenamenti individuali e di gruppo. La sua massima applicazione l’ho trovata all’interno della Skill Zone. Se non sai di cosa si tratta ti invito ad approfondire nell’articolo specifico che trovi cliccando qui. Skill Zone: la personalizzazione in una classe di gruppo.

Qualche esercizio interessante che personalmente apprezzo:

1. trazioni con rotazione del polso; 2. plank in movimento; 3. montain climber in appoggio; 4. contraffondi; 5. aperture posteriori.

Questa è la mia personale TOP 5 di esercizi con TRX che utilizzo per alternare la routine di allenamento. E i tuoi esercizi in sospensione preferiti quali sono?!

Se ti sei perso qualche articolo qua sotto troverai gli ultimi inseriti. Fit Planet palestra a Parma. Ti aspettiamo!!

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